« Nel 2014 l'unico motivo per cui potresti odiare un gay è se un serial killer omosessuale ha stuprato la tua famiglia e gli ha tagliato la testa con un machete! » |
MOSTARDA - Canis Canem Edit è un video di Yotobi, quarta puntata della fortunata serie Mostarda. È uscita a un mese di distanza dalla puntata precedente.
Descrizione
Dopo la spensieratezza dei precedenti video, caratterizzati da argomenti leggeri e un umorismo molto ironico, con questa puntata per la prima volta Yotobi decide di trattare un argomento parecchio delicato: il bullismo.
Yotobi parte col raccontare la sua esperienza scolastica, dichiarando di aver avuto l'enorme fortuna di capitare in una classe normale, in cui non si verificavano atti di bullismo, commentando anche ironicamente lo stereotipo classico del bullo. Dopodiché il video si interroga sulle ragioni che possono portare un semplice ragazzino a diventare un bullo, criticando in parte la posizione di molti psicologi sull'argomento e sostenendo che molto spesso l'unico motivo che spinge un bullo a vessare i propri coetanei è il semplice fatto che prova gusto nel farlo. Inoltre, critica pesantemente anche l'atteggiamento di indifferenza che hanno molti genitori, che spesso giustificano le azioni riprovevoli dei figli con frasi di circostanza come "eh, sono ragazzi".
Subito dopo la critica si sposta sul triste fenomeno del cyberbullismo e sulla discriminazione nei confronti degli omosessuali, giudicando assurdo che ai nostri tempi sia ancora presente l'omofobia.
Alla fine del video, Yotobi si rivolge direttamente a tutte le persone che sono state vittime di bullismo, incoraggiandole a stringere i denti e parlare dei loro problemi con chi li possa aiutare. Infine, invita anche gli spettatori a commentare il video raccontando le loro esperienze di bullismo e come le hanno superate.
Testo[1]
Volete vedere una cosa disgustosa? Prego. (Spezzone da un vecchio video con un Yotobi 14enne) Oggi a RealTV vedremo soltanto cose serie. Ohohohohoh, cazzo! Ditemi voi se questo individuo non lo prendereste a calci nelle gengive dalla mattina alla sera! Con quegli schifo di capelli unti tipo Olio Cuore e gli occhiali perennemente storti! Quello... sono io, al primo anno di liceo. Perché fingevo di essere Guido Bagatta? Non ne ho idea, probabilmente un ictus. Ma nonostante avessi questa forma sovrumana, ho avuto l'enorme fortuna di capitare in una classe normale. E dico "enorme fortuna" perché molti ragazzi questa fortuna non ce l'hanno: parliamo appunto di bullismo. Di solito non tratto argomenti così delicati perché non sono la persona giusta, ma mi sono sinceramente rotto di continuare a sentire sui giornali di ragazzi che si suicidano per un insulto di troppo. Per me, che è anni che tratto con ragazzi di tutte le età, questa cosa è spaventosa. Nel mio periodo, e si parla di circa 10 anni fa, il "bullo", anche se non si chiama così ormai da anni, era quello che vestiva tutto firmato, con il cappellino appena appena appoggiato in testa che fumava sulla scala antincendio. Capito, sì? FUMAVA sulla scala ANTINCENDIO... Cazzo, un genio! Il cui scopo era soltanto quello di pagare il più possibile per il vestiario. E più pagava, più si sentiva migliore degli altri. Probabilmente per compensare il fatto di avere un pene piccolissimo, non lo so però, eh! Ed è ironico, perché avevano tutti un'enorme testa di cazzo! Ah, forse è per quello che appoggiavano appena appena il cappello in testa... Ma questi individui, a parte qualche rarissimo caso, non erano il tipo di bullo "violento". No, no, no, lui è quello che cerca di essere migliore e diverso dagli altri creando un gruppo di cloni (anche qui, genio!) facendo sentire tutti gli altri inferiori. E io sono lì che pensavo: "perché mai dovrei sentirmi inferiore se tu hai le scarpe da 300 euro e io no? Vuoi quelle scarpe lì? Benissimo, a me non frega nulla, ma con quale ragionamento questo ti porta a essere meglio di me?" "Eh... eh... non lo so eh... patata!". Ah, ecco, mi sembrava, infatti.Che fine hanno fatto invece quei bulletti che ti spintonavano nei corridoi della scuola? Credo si siano estinti nella generazione Grease dei nostri genitori. Io me li immagino sempre super stereotipati, tipo: cappottazzo di pelle, canotta bianca e capelli tutti ingellati all'indietro tipo cantante degli anni '40, che ti prende per le caviglie e ti scuote svuotandoti le tasche. L'avessero fatto a me probabilmente avrebbero rimediato soltanto delle carte di brioche e degli scontrini. Credo invece di essermi perso la via di mezzo, quel tipo di bullo che non ha abbastanza soldi per escluderti psicologicamente, ma te mena comunque. Perché sono comunque molto premurosi. Ma quali sono le motivazioni dietro le loro azioni? Gli esperti in televisione dicono tutti la stessa cosa: "Questi individui hanno tutti una situazione familiare difficile". E scusa, se lo dicono quelli della televisione vuol dire che è vero, no? Beh, a volte è davvero così. È normale che la violenza domestica associata ad un'adolescenza non proprio brillante possano far sfogare il ragazzo e trasformarlo in un bullo. O in un villain dotato di superpoteri che vuole distruggere Gotham... o in un rapper... Sì, a volte è così. Io personalmente, però, ho visto anche gente tornare a casa da una famiglia benestante normalissima. E come si spiega allora il figlio stronzo? Ve lo dico io: perché gli piace fare così! Come a me piace mangiare le penne al ragù, a lui piace far sentire inferiore il prossimo. E i genitori, che dovrebbero essere la figura di riferimento nonché fulcro della sua educazione, cosa diranno mai di questi comportamenti? "Sì, ma sai... sono ragazzi!"... Grandissimo pezzo di stronzo! Tralasciando che ci sarà un posto all'inferno per gente di merda come voi, seduti vicino a Hitler a guardare per l'eternità le repliche del Bagaglino, se non sai fare il genitore ti regalo una scatola formato famiglia di preservativi e te ne tieni pure per le prossime generazioni! "Eh, ma sai, crescere i figli non è facile!". Molto probabilmente no, ma rispondimi a una domanda: perché tu non sei capace, quindi ci deve rimettere il figlio di qualcun altro? "Beh, son ragazzi!" un paio di cazzi. Però, se avete notato, non sono loro quelli che fanno uccidere la gente. Oh, no. C'è un altro bullo, molto più potente e molto più spaventoso di tutti gli altri: internet! Ci starebbe un bello slogan sotto: "Internet! Perché lo schermo non serve solo a farti vedere le cose, ma anche a nascondere la faccia da culo di alcune persone!". I leoni da tastiera sono un numero infinito, e in continua crescita, che può rovinare la vita di una persona senza manco accorgersene. Mettiamo caso che una ragazza mandi le sue foto seminuda al fidanzato... Dai, non dite di no, le vorremmo tutti... E poi, per aver sbagliato un tasto, queste foto vadano online, pubbliche, sotto gli occhi di tutti. Che tra l'altro è una cosa quasi esclusivamente maschile. Non ho mai sentito di una ragazza con le foto dei testicoli del proprio ragazzo sul cellulare. "E qui eravamo io e lui allo zoo... qui io e lui con la giraffa... qui è... un elefante... con problemi...". Basta un attimo che un paio di decerebrati qualsiasi creino una pagina con quelle fotografie su Facebook e tutto crolla. La ragazza si vergogna a tal punto da non riuscire neanche più a uscire di casa. E tra l'altro qua non si parla neanche più di legge della natura, che solo il più forte sopravvive o cagate del genere, no, questa è una cosa al 100% umana. Quindi ringraziamo ancora una volta l'umanità per averci regalato un'altra delle sue perle, il cyberbullismo! Grazie umanità! Grazie mille... Oppure ancora sta storia dei gay... Ma basta! Quante volte, quante volte è successo che dei ragazzi insultassero il loro compagno omosessuale, che magari gli facessero una foto per scherzo con Photoshop, questa foto andasse su internet, il ragazzo si vergogna e magari si butta anche giù da un cazzo di balcone, quante??? Ma porca puttana, nel 2014 l'unico motivo per cui potresti odiare un gay è se un serial killer omosessuale ha stuprato la tua famiglia e gli ha tagliato la testa con un machete! Allora lì direi: "ok, c'ha ragione lui!". Ma a parte quello, veramente, io non concepisco! Anzi, vi invito a vedere un video di Carlo Gabardini sull'argomento chiamato La marmellata e la Nutella, troverete il link nelle info. E questo cumulo di luoghi comuni e banalità che ho appena detto l'ho detto per un motivo ben preciso: ho una buona fetta di gente che ogni giorno mi scrive queste cose. Quindi questo video lo rivolgo a voi: se per caso vi doveste trovare in queste situazioni, stringete i denti. Non vi dico nulla del genere tipo "ignorali, non pensarci!"; perché la gente che dice queste cose qua non ha idea di cosa può passare un'altra persona, non dipende da lei, ci sono alcune persone che riescono ad ignorare ed altre no, punto. Ma, ma... la situazione migliorerà. Non sono né uno psicologo, né un genitore, quindi prendete le mie parole per quelle che sono. Però vi posso assicurare che non sarà così per molto tempo. Cercate di non tenervi dentro nulla e parlate ogni volta che potete con qualcuno, anche se è una cosa di cui vi vergognate. Tanto state tranquilli che non siete voi quelli che si dovrebbero vergognare. Quindi io vi chiedo, una domanda banalissima, proprio da Uno Mattina: siete mai stati vittima di bullismo? Ma soprattutto, ancora meglio, chi è stato vittima di bullismo anni fa e ormai l'ha superata, potrebbe raccontare, se vuole la sua esperienza e di come ha affrontato quegli anni magari anche molto duri? E poi, voglio dire, se sono sopravvissuto io, con questa capigliatura, potete star tranquilli che non siete così male! (Voce fuori campo): Confermo!
Accoglienza
Con oltre 1,2 milioni di visualizzazioni, il video è la sesta puntata più vista di Mostarda.
Curiosità
- Durante il video, Yotobi consiglia un video riguardante l'argomento dell'attore Carlo Gabardini, dal titolo La marmellata e la Nutella. Lo stesso Gabardini comparirà poi nell'episodio del The Late Show con Karim Musa dal titolo Prodotto Piazzamento.
- Il titolo del video vuol dire "cane mangia cane" in latino.