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« Benvenuti nello show più sopravvalutato di sempre... già nella prima puntata. »

MOSTARDA - Recitare in un Romanzo Criminale è la seconda puntata della serie Mostarda, scritta e interpretata da Yotobi, caricata sul suo canale 20 giorni dopo la prima puntata.

Descrizione

Dopo il successo inaspettato del primo Mostarda, il video conferma lo stile del precedente: sfondo bianco e un monologo umoristico. Nonostante ciò, il contenuto del video si discosta alquanto dal suo predecessore: se il video su Fuga di Cervelli era bene o male ancora assimilabile a una delle sue vecchie recensioni, questa volta Yotobi sceglie di parlare di qualcosa che gli è piaciuto, e non un film, bensì la serie televisiva italiana Romanzo criminale.

Yotobi si propone di analizzare, da spettatore, tutta la serie dal punto di vista di regia, sceneggiatura e recitazione, da lui considerate di altissima qualità, paragonandola ironicamente a quelle della maggior parte delle produzioni italiane, in particolare alle varie fiction poliziesche come Squadra antimafia o Distretto di Polizia, commentando sarcasticamente soprattutto attori da lui giudicati incapaci come Gabriel Garko e Manuela Arcuri.

Sul finale del video, Yotobi si interroga su quanto sia giusto tifare per storie e personaggi negativi basati su fatti realmente accaduti, visto che la serie in questione tratta della Banda della Magliana.

Testo

Oh, hey! Benvenuti nello show più sopravvalutato di sempre... già dopo la prima puntata. Sì, prima di iniziare io e i miei maglioni da nonno vorremmo dirvi due cose: vi ringrazio tantissimo per l'enorme accoglienza del video precedente, ma non dovevate. No, davvero... non dovevate... Adesso mi sono montato la testa e sento proprio il bisogno urgente di andare a Pomeriggio 5 a farmi intervistare da Barbara! No, quello che voglio dire è che il primo Mostarda è stato fortunato. Paraculato e fortunato. Non parlerò solo di film e non parlerò solo di film brutti. Ho voluto iniziare in quel modo lì per facilitarvi la transizione da recensioni a non recensioni. E quindi, "Recitare in un Romanzo Criminale". Perché, in nome di tutto ciò che è sacro nella televisione, non sento mai parlare di Romanzo Criminale? Non il film di Michele Placido, quello dove fanno esplodere la stazione di Bologna al computer, ma la serie andata in onda su Sky. Tratto dall'omonimo libro di Giancarlo Di Cataldo, che vi invito a leggere, parla della Banda della Magliana, storica banda che negli anni '80 ha cercato di conquistare Roma. È una cosa assurda quanto è bella sta serie! Però, mi raccomando, ricordatevi che tutto questo ve lo sto dicendo io, che non so dirigere, non so recitare, non so produrre, non so fare il tecnico della fotografia, infatti non so manco mettere le luci giuste mie miei video... Non ho molto spazio in cui lavorare, ragazzi... E quindi, riuscite a prendere un'opinione personale per quella che è? Senza rompere le palle nei commenti? Fantastico! Non vi voglio addormentare con i dettagli della trama, anche perché tutto quello che direi potrebbe essere usato contro di voi sottoforma di spoiler. Voglio solo cercare di spiegarvi perché secondo me è una delle pochissime (parola chiave: POCHISSIME) serie italiane decenti. Beh, prima di tutto, non c'è Gabriel Garko nel cast, e quello secondo me è già un passo avanti. Sto scherzando, signor Garko, lei è un uomo straordinario! Arrivo da lei tra un secondino. Prima di tutto, la regia di Sollima: wow! Avete presente quei film o quelle serie che ambientano la storia in un luogo che il budget non può coprire? Tipo che devono ambientarlo in un "pianeta lontano lontano" e poi si vede lontano due kilometri che l'hanno ambientato nel giardino dietro casa loro, col barbone ancora lì che lo stanno svegliando per dirgli "ti puoi levare dal set?"! Ecco, Sollima non è così: basta guardare la prima puntata per capire che ci troviamo di fronte a un mostro. Sembra veramente di essere catapultati nella Roma di fine anni '70: vestiti, auto, armi, telefoni e tanti piccoli dettagli che messi nella posizione giusta ti riescono a catapultare in una finzione che tanto finzione non è, alla fine. La regia invece è di quelle che preferisco io. Mettiamo in chiaro una cosa: io adoro le inquadrature ricercate alla Breaking Bad, quelle che rappresentano un qualcosa, quelle che raccontano una storia nella storia. Quasi come quelle prostitute d'alto borgo dei bordelli di Parigi anni '40. Romanzo Criminale è l'opposto: è di quelle regie sporche, movimentate, che ti fa soltanto vedere quello che accade senza metterci troppa bocca. Quasi come una di quelle prostitute che si trovano qua in Corso Massimo. E che ogni volta mi minacciano con una borsetta. Alla The Shield, per intenderci, o The Bourne Identity. Solo che, cazzo, lì per capire una scena d'azione devi avere veramente qualche nevrosi cerebrale, sennò non stai capendo chi colpisce chi! E dulcis in fundo, gli attori: loro sono l'anello che tiene legato tutto il lavoro. Semplicemente, sono credibili. Neanche per mezzo secondo ho pensato che stessero recitando. In particolare i quattro protagonisti: il Libanese, Francesco Montanari, il Dandy, Alessandro Roja, il commissario Scialoja, Marco Bocci, e il mio preferito, il Freddo, interpretato dall'improponibile nome Vinicio Marchioni. Ed è questo il punto dove mi vorrei soffermare, la recitazione. Io, personalmente... non so recitare... mai. A meno che recitare non voglia dire riprodurre con i Lego la scena di stupro di Arancia Meccanica... Ci ho provato più volte, ma non fa per me. E non mi va di scopare con un produttore per avere una parte, quindi... Tra l'altro, quando sono davanti alla telecamera posso dire qualsiasi cagata e farla sembrare vera, ma quando sto recitando in un set di una produzione, piccola o grande che sia, e c'è qualcuno dietro che sta guardando, microfonisti, luci, cose... mi prende il panico. E non riesco a dire neanche le frasi più semplici. "Tesoro, vai ad apparecchiare?" "VA BENE, AMORE... VADO AD APPARECCHIARE!". Però, da spettatore riesci a capire se uno sta recitando bene o se è un cane di quelli che manco la pallina ti riporta quando gliela tiri. Ed è qui, secondo me, che Romanzo Criminale si alza di molteplici spanne sopra la concorrenza: è fottutamente credibile! I dialoghi sono brevi e diretti, non ci sono quei monologhi che nella vita di tutti i giorni nessuno mai direbbe! Non le odiate quelle cose nei telefilm italiani? Scene dove uno va a prendere il pane manco fosse l'Amleto! "Tenga il resto, grazie mille" "Grazie mille, uomo del pane! Gli altri panettieri non sono così gentili con le genti che li vengono a trovare! Le porterò un presente dalla mia fattoria!" "...lo vuoi sto cazzo di resto o no?". Ah, già che noi non abbiamo i telefilm, noi abbiamo gli sceneggiati e le fiction! Puoi chiamarli come vuoi... tanto sempre merda rimangono. Ok, nel video scorso mi avete accusato di sparare contro la Croce Rossa... ed è vero! Quindi cercherò di non essere troppo stronzo: quando guardo una puntata di Squadra Antimafia, il mio corpo vomita le sue stesse interiora... che se tu te le leggi, hanno una sceneggiatura migliore di quella. Questo è quello che succede nei primi cinque minuti della primissima puntata di Squadra Antimafia: un'auto esplode per un attentato, "PUM!", dentro sono tutti vivi. (Vomita) ...Oh guarda, una puntata di Carabinieri! Spiegatemi come posso prendere sul serio una serie in cui i protagonisti mirano in questo modo qua... "Fermo, polizia!". Non stai tenendo in mano una telecamere e tu non sei un cazzo di trepiede! Oh, magari sono ignorante io, eh, se c'è qualche amico dell'Arma che mi segue, magari mi può venire a dire se effettivamente si tiene in queste braccia così tese che se spari un colpo ti esce fuori l'osso dal gomito... va benissimo, a me va bene, io non son dell'Arma, quindi no so. Uno semi-decente che mi aveva quasi preso era Distretto di Polizia. Finché poi non hanno voluto sostituire attori quasi capaci come Ricky Memphis, Giorgio Pasotti e Giorgio Tirabassi, con... bambole di pezza. Max Giusti? Davvero? Cioè, lui è credibile come poliziotto come io sono credibile da imperatore cinese medievale! E tutto questo sarebbe ancora ancora passabile, se i dialoghi non fossero quanto di più finto io abbia mai sentito in vita mia. La maggior parte delle volte io non sto guardano attori recitare, io sto guardano dei pupazzi enormi imbottiti di belle facce e nient'altro. Ed è qui che ritorna Garko! Ma ciao! Volevo chiederti: perché cazzo cicci fuori ogni due secondi ogni volta che guardo la TV? Tu sei l'esempio lampante dell'attore belloccio, e con una mandibola stranamente attraente, squadrata e perfetta come se avessi una cassettiera di mogano infilata in bocca... che però non riesce a dire due parole giuste di fila! Cavolo, ero più convincente io a 5 anni quando dicevo ai miei genitori "sì, mamma, ho fatto i compiti!". Sì, sì, a 5 anni avevo una voce da bambina, va bene? Il peccato e la vergogna, Il sangue e la rosa, L'onore e il rispetto, La noia e la rottura di coglioni... (Voce fuori campo) No, quello non c'è! Non c'è? Strano... Però dai, spezziamo una lancia almeno a favore di Manuela Arcuri, che riesce egregiamente nel ruolo di meno naturale possibile! Ma lei ha il fattore tette, quindi... Ma questi "sceneggiati" sono fatti per un motivo solo: per mettere qualcosa in sottofondo alle casalinghe in provincia di Torino mentre stirano le camicie dei mariti a lavoro. Non conosco nessuno della mia età che guardi queste cose. Ci sono solo io, nella mia stanzetta, al buio, mentre bevo un bicchiere di tisana al finocchio, che rubo tempo al porno per guardare queste cose e farci un video. Ma Romanzo Criminale no. Lui è l'unica cosa che sono riuscito a guardare dall'inizio alla fine senza la voglia di conficcarmi una matita nell'occhio dopo dieci minuti. Sono due stagioni in cui riesce a farti piacere le storie di ogni singolo personaggio, buono o cattivo che sia. Ah, tralasciando poi il discorso del " è giusto romanzare e tifare per personaggi negativi realmente esistiti?". È un'ottima domanda: è giusto compatire ed appassionarsi per storie di quelli che sono realmente i veri cattivi? Tutti hanno parlato per anni, per esempio, del Joker del Cavaliere Oscuro, ma quella è finzione. La Banda della Magliana, invece, è realmente esistita, e neanche troppi anni fa. È giusto stare dalla parte della banda, anche solo se in TV? Io non lo so, credo sia l'empatia del momento e il grande lavoro di sceneggiatura. Non ho mai sentito nessuno che durante Salvate il Soldato Ryan inizia a urlare: "No! Questo è moralmente sbagliato! Quel tedesco lì ucciso nella scena 7, inquadratura 2 aveva una famiglia! È ingiusto! Marrani! Mariuoli! E tu, non puoi rifare gli americani, l'hanno ucciso!". Tu hai comunque delle sensazioni per personaggi che rappresentano la realtà, non alla realtà stessa. Quindi secondo me sì, è giusto prendersi bene per una storia, anche se è una parte di storia nera. Secondo voi? Cos'è che diceva già Battiston sugli attori? (Spezzone video di Giuseppe Battiston) Cani... Avete sentito? Cani, siete solo cani. Oh, Battiston, quanto sei cattivo! Garko! Vieni, bello, vieni! Garko! Ciao, bello, ciao! Ma chi è il cane più bello del mondo? Chi è il cane più bello del mondo? Dai, andiamo ad un provino!

Accoglienza

Nonostante non abbia replicato il successo della puntata precedente, ha comunque riscosso un buon successo di pubblico. È l'ottava puntata più vista della serie.

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